20 Luglio 2025

Il Bilancio dell’Economia del bene comune (Ebc): la matrice del Bene comune, i vantaggi e la peer evaluation

Per definire con una sola parola il modello del Bilancio dell’Economia del bene comune (Ebc), adottato da CAES a partire dal 2023, si può fare ricorso a un neologismo: “rendinarrazione”. È stato coniato dai consulenti di Econgood, la realtà che ha ideato questo modello di bilancio sociale e a cui il Consorzio si affida per redigerlo, e rende l’idea del risultato a cui si arriva dopo il percorso che l'azienda intraprende per conoscere lo status quo della propria organizzazione dal punto di vista del bene comune.

“È un tipo di documento che mette insieme la narrazione e la rendicontazione e che quindi è in grado di dare ai numeri una veste che ha natura di comunicazione e di attestazione del bene comune che l'impresa produce e di come si posiziona sul mercato facendolo. Nel momento in cui vengono rendicontati i numeri, permette di capire qual è stato il loro impatto sulla società, sull'ambiente e anche dal punto di vista della governance”, racconta Lidia Di Vece, consulente di Econgood.

Il Bilancio Ebc inoltre aggiunge una quarta dimensione alle tre previste nella rendicontazione sociale dalla nuova Direttiva Corporate sustainability reporting (Csrd). Oltre all’ambiente, a quella sociale e delle governance si aggiunge infatti la dimensione dei valori che dal punto di vista del bene comune sono la dignità umana, la solidarietà e giustizia, la sostenibilità ambientale, la trasparenza e la condivisione delle decisioni o co-gestione.

“Il Bilancio dell’economia del bene comune permette all’azienda di fare delle valutazioni su queste dimensioni non solo in relazione a tutti gli stakeholder dell'impresa, ovvero i fornitori, la proprietà e i partner finanziari, i lavoratori/collaboratori, i clienti e concorrenti e il contesto sociale, ma anche alla luce dei valori. Questo è uno degli aspetti più interessanti perché non esiste un altro strumento che attraverso l’analisi dell'applicazione dei quattro valori dell'economia del bene comune permetta di fare questo tipo di approfondimento e soprattutto di assegnare a ogni aspetto un punteggio”, aggiunge Di Vece.

Il cuore del Bilancio Ebc è infatti “la matrice del Bene Comune”. Punto di partenza e guida per la redazione di questo modello di bilancio, si compone di 20 temi, frutto dell’interazione tra i quattro valori e i cinque principali stakeholder delle imprese. Uno dei benefici che questo modo di rendicontare offre è dunque la possibilità di analizzare l’impresa proprio a partire da questi temi.

Per quanto riguarda invece la struttura, questo si compone di tre parti: un report narrativo, un processo di autovalutazione e uno di validazione dell’autovalutazione attraverso una peer-evaluation che nel caso di CAES ha coinvolto le aziende Indaco Team e STL Srl SB. Il bilancio sociale viene dunque sottoposto al giudizio tra pari, cioè al riconoscimento da parte di realtà che hanno fatto a loro volta il percorso di costruzione del Bilancio Ebc.

“Questa fase permette di confrontare se l'autovalutazione è stata capita e quindi se l’impresa è stata capace di spiegare alle altre realtà quale fosse l'attività e come ha raggiunto quel determinato punteggio, tutto questo con l'aiuto di un facilitatore che è un consulente di Econgood”.

Ma i vantaggi non finiscono qui. È infatti lunga lista di possibilità che si aprono alle realtà che, come CAES, scelgono questo tipo di bilancio sociale.

“I vantaggi di questo modello sono molteplici e importanti in quanto tengono conto della riflessione che fa l’imprenditore insieme al gruppo di lavoro in merito al fare impresa. Il Bilancio Ebc permette infatti di focalizzarsi non solo sulla visione ma anche sulla purpose, cioè sul senso di fare impresa. Nel tempo inoltre permette di monitorare se la visione e la missione dell’azienda sono allineate o se è necessario lavorare su determinati aspetti piuttosto che su altri”.

Un'altra conseguenza importante di questo modello è il fatto che consente di lavorare sulla coesione all’interno dell’impresa e anche con gli_ stakeholder _esterni.

“Il Bilancio Ebc permette di rinnovare tutti quei ragionamenti, quelle promesse all'interno dell'impresa per cui si riconosce una cultura aziendale comune che è alla base del lavorare bene. Si rafforza quindi il senso di appartenenza all’azienda anche perché tutti i dipendenti sono stati molto coinvolti nella redazione del bilancio e hanno avuto l’opportunità di esprimere la propria opinione”.

Il Bilancio dell’economia del bene comune diventa anche un metodo per elaborare delle strategie di comunicazione:

“Ad esempio durante la fiera Fa’la cosa giusta! 2025 è stata presentata la matrice delle famiglie. È stata un’occasione molto interessante per comunicare agli assicurati o ai potenziali assicurati come si può avere un impatto diverso rivolgendosi a CAES e quindi come si può dare seguito alla scelta di un determinato stile di vita etico, consapevoli del fatto che le polizze assicurative che CAES ha pensato a favore di soggetti deboli o che sono tenuti al margine della società e del mercato fanno la differenza”.

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