Che impatto ha l’azione di CAES? In questo primo appuntamento delle “pillole” estrapolate dal Bilancio sociale 2021 del consorzio assicurativo solidale andremo ad approfondire alcuni aspetti.

Uno di questi è la valutazione d’impatto, ossia di processo attraverso il quale CAES è in grado di misurare il cambiamento generato dalla propria attività specifica. Vengono identificati una serie di “Input”, ossia le risorse messe in campo per la creazione di valore, che generano degli “Output”, ovvero il primo risultato ottenuto grazie all’impiego delle risorse utilizzate e rappresentano una prima forma di valore creato. Gli “Outcome”, sono invece gli effetti (gli esiti) dell’azione in termini di cambiamenti comportamentali e sociali su chi beneficia di quest’azione e sono espressi esclusivamente in termini qualitativi.

“Il valore sociale creato può essere visto a tutti gli effetti come un miglioramento, sotto vari aspetti, della condizione degli specifici stakeholder: non solo un cambiamento in termini di benessere ma anche di mentalità, di proattività e di consapevolezza. E l’essere consapevoli delle proprie opportunità è fondamentale per poter fare la differenza in un mondo in continuo cambiamento”, scrive Gianni Fortunati, presidente e direttore di CAES, nell’editoriale di apertura del Bilancio sociale.

Partiamo dall’”Input” più rilevante: i 2,3 milioni di portafoglio gestito (in crescita del 6% nel periodo 2020-21) che ha permesso di ottenere una serie di “Output” e conseguenti “Outcome”. Con 2.356 associazioni assicurate (+4% nel periodo 2020-2021) possiamo parlare di inclusione assicurativa degli ETS più piccoli; con 621 sottoscrittori di polizze ETICAR (+15% nel 2020-21) possiamo dire che è aumentata la scelta assicurativa consapevole nell’ambito RC Auto; sono stati erogati oltre 20mila euro di sostegno al territorio e alle comunità che hanno garantito un’opportunità di crescita e sviluppo alle realtà non-profit sostenute; circa 20mila euro vengono iscritti sotto la voce “altri oneri e benefit per il personale”: hanno creato welfare aziendale. Infine le spese sostenute per gli acquisti di beni e servizi da fornitori qualificati (oltre 26mila euro) e i maggiori costi sostenuti per acquisti attenti all’ambiente hanno permesso a CAES di creare un circuito di mutualità nell’economia solidale e nel mondo cooperativo, oltre a ridurre l’impatto ambientale.

Sono stati spesi 7.107 euro per la gestione dell’area sinistri e 408 euro per gli atti di correntezza erogati per integrazione di indennizzi assicurativi: questi interventi hanno contribuito alla liquidazione del 68% dei sinistri aperti nel 2021 ed a far sì che CAES non ricevesse alcun reclamo. Due elementi che si “traducono” in una protezione efficace per gli assicurati con CAES.

Ultime, ma non meno importanti le ricadute dei costi sostenuti in termini di ore-lavoro per il personale impiegato in diverse attività (educazione finanziaria a favore di terzi, nei Tavoli di partecipazione e nell’attività di formazione professionale aggiuntiva). L””Output” è così sintetizzabile: 85 persone coinvolte direttamente in attività di educazione finanziaria,10 ore dedicate ai tavoli di partecipazione, 6 ore di formazione professionale aggiuntiva (oltre agli obblighi di formazione professionale prevista per gli intermediari assicurativi). Queste attività hanno prodotto un aumento della consapevolezza finanziario-assicurativa, la promozione di un’economia alternativa e la crescita professionale delle competenze interne a CAES.