Dovendo indicare un solo dato che sintetizzi il tipo di rapporto che Caes ha costruito nel corso del tempo con i propri fornitori scegliamo il numero otto, ovvero gli anni di durata della relazione commerciale del consorzio CAES con alcuni dei suoi fornitori. Ma per alcuni fornitori il rapporto di collaborazione supera i vent’anni.

Uno dei fattori che contribuisce alla costituzione di un rapporto solido con i fornitori sono le condizioni di prezzo e pagamento: “CAES parte dal presupposto che il prezzo giusto sia quello giusto per tutti, pertanto, anche nella relazione con i propri fornitori vuole garantire una relazione commerciale equa -si legge nel Bilancio del bene comune da poco pubblicato-. Riteniamo che essa sia il presupposto per un rapporto duraturo”.

Le condizioni di prezzo e pagamento sono inoltre differenziate in base al fornitore: con alcuni fornitori strategici, infatti, il pagamento è anticipato al fine di assicurare continuità nel servizio e soddisfazione reciproca. “In questi casi, le attività fornite vengono concordate insieme nella modalità e nelle tempistiche, trattandosi di sviluppi che necessitano di una progettazione e di una realizzazione a cui entrambi dobbiamo partecipare”, si legge nel bilancio.

CAES è un’agenzia assicurativa che svolge attività di intermediazione a distanza, di conseguenza i beni e i servizi che acquista sono funzionali alla gestione di un ufficio fisico e di un’infrastruttura tecnologica avanzata completa di un sistema operativo gestionale di proprietà. Nella scelta dei fornitori viene innanzitutto privilegiato l’allineamento ai valori del consorzio, ad esempio l’appartenenza al terzo settore.

Dai fornitori soci CAES acquista coperture assicurative (Assimoco SPA, compagnia di riferimento anche nell’attività ordinaria), caffetteria per ufficio e omaggi (Chico Mendes SCS e Coop Quetzal, entrambe botteghe del mondo e cooperative sociali) oltre al servizio di tenuta paghe e contabilità (Urbana, cooperativa sociale). Servizi e assistenza software, energia elettrica, servizi legali, notarili, di revisione contabile, promozionali e di consulenza pubblicitaria oltre ai servizi di pulizia e ai materiali di consumo vengono acquistati da fornitori qualificati. Complessivamente queste due categorie coprono circa il 66% del volume degli acquisti.

Il 44% dei fornitori sono in possesso di certificazioni o marchi ambientali mentre il 31% dei prodotti e delle materie prime acquistati con un marchio che tiene conto della trasparenza e della condivisione delle decisioni.

I soci e i partner finanziari

I soci di CAES sono in prevalenza cooperative sociali: Urbana (società che si occupa di consulenza fiscale), la cooperativa sociale “Lo Scoiattolo”, il consorzio di cooperative sociali SiR, la società Naturcoop, le cooperative Chico Mendes e Pangea niente di troppo che gestiscono un circuito di botteghe del commercio equo e solidale rispettivamente in Lombardia e nel Lazio, la bottega del commercio equo e solidale Quetzal, la società benefit specializzata in prodotti assicurativi Assimoco e Sisifo, società benefit che si occupa di consulenza aziendale in materia di sostenibilità.

“Le nostre strategie di investimento hanno già oggi una connotazione ecologica in quanto legate principalmente all’obiettivo della digitalizzazione: mirano infatti all’eliminazione di carta, stampe e spedizioni (non solo per noi ma anche per i nostri clienti; si tratta quindi di un impatto/beneficio diffuso) -si legge nel Bilancio del Bene comune-. Anche gli investimenti relativi allo smart-working per i lavoratori permettono di ridurre il nostro impatto ambientale in quanto evitano la produzione di CO2 derivante dagli spostamenti, soprattutto per chi abita lontano dalla sede lavorativa. Un ulteriore investimento in ambito ambientale che è stato sostenuto negli ultimi anni è quello riguardante l’acquisto dell’auto aziendale ibrida”.

Tutti gli utili, infine, vengono accantonati (e non distribuiti) per essere investiti nel futuro dell’azienda.

I collaboratori

Ultimo (ma non per importanza) il rapporto con i collaboratori. Da molti anni si cerca di costruire CAES come un’organizzazione di comunità, in cui tutti condividano una linea comune e conoscano bene le attività dell’organizzazione stessa. Questo ha portato al fatto che in CAES vi sia un buon ambiente di lavoro percepito, come è emerso dal confronto tra i lavoratori. Il “Regolamento interno” del consorzio CAES è lo strumento attraverso il quale costruire e concretizzare la “comunità dei lavoratori” e che va a s migliorare quanto stabilito nel Contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali a cui CAES fa riferimento.

Nel 2022 sono stati erogati a favore dei dipendenti premi di produzione per un importo complessivo di 5.379 euro oltre a contributi per il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, gas naturale e servizio idrico integrato, come previsto dal Decreto Legge nr. 115 del 09/08/2022) per un importo complessivo di 4.800 euro. Inoltre, a partire dal 2023 verranno introdotti contrattualmente anche la quattordicesima mensilità (non prevista dal CCNL delle cooperative sociali), l’assistenza sanitaria integrativa con un contributo a carico dell’impresa di 240 euro annui a lavoratore (l’importo minimo di contributo stabilito dal CCNL delle cooperative sociali è pari a 60 euro annui).

“In CAES viene fatto il tentativo di mettere al centro la persona, con i suoi bisogni e la sua professionalità e mediante la valorizzazione delle sue capacità”, si legge nel Bilancio del Bene comune. I dipendenti sono nove (cinque uomini e quattro donne) tutti assunti con contratto a tempo indeterminato al 77% con contratti full time.  Le ore di lavoro di ciascun dipendente sono 37,5 settimanali ripartite su cinque giorni lavoratici (salvo i casi di regime part-time). Vengono adottate misure per garantire la conciliazione vita-lavoro, tra cui la flessibilità dell’orario lavorativo, la possibilità di fruire di smart-working e di un numero di giorni di ferie/permessi retribuiti superiore alla media di settore (questo fa sì che i lavoratori si organizzino per fruire di un giorno di ferie al mese).

In CAES c’è la massima trasparenza nella condivisione delle informazioni che avviene durante le
periodiche riunioni di staff del venerdì. In questa sede vengono espressi i pareri di tutti: dalle questioni più operative per cui serve un confronto agli aspetti più strategici che riguardano l’azienda. Su questi ultimi, in particolare, generalmente i lavoratori vengono informati prima rispetto al Consiglio d’amministrazione di quanto la Direzione ha intenzione di fare. Mentre il Cda decide solo in merito alle scelte strategiche, gli aspetti più operativi vengono invece stabiliti durante le riunioni del venerdì: sono i lavoratori a segnalare, ad esempio, se è opportuno rivedere o revisionare un prodotto assicurativo.