Nella pandemia da Covid-19 il mondo dell’economia solidale non si è mai fermato. Si è reinventato per continuare a garantire legami di solidarietà e per supportare chi si è trovato in condizioni di difficoltà, non solo economica. Il Terzo settore, i soggetti del non profit, i Gruppi di acquisto solidale e i Distretti di economia solidale sono riusciti a superare le problematiche dovute all’emergenza sanitaria, offrendo supporto e gesti di vicinanza sui territori e nei Paesi del Sud del mondo. Tra le realtà scese in campo c’è anche la Rete italiana economia solidale (Ries), di cui CAES è socio, i cui membri a giugno dello scorso anno avevano inviato al governo precise proposte per un piano di sviluppo sostenibile.

Nella pandemia, per esempio, i Gas e i distretti di economia solidale hanno ripensato le loro modalità di organizzazione. Grazie alle consegne a domicilio, a una maggiore presenza sul web e agli ordini concentrati, sono riusciti a fare rete. Hanno dato forma a una filiera corta che ha sostenuto i produttori locali creando modelli alternativi alla Grande distribuzione organizzata. Un esempio. A Siena la cooperativa MondoMangione ha attivato il servizio di consegna a domicilio in città e nei Comuni limitrofi: questo ha permesso ai soci della coop di non rinunciare alla spesa biologica e ha consentito a MondoMangione di continuare ad aiutare i piccoli produttori.

La spesa è stata lo strumento utilizzato dai Gas per garantire un supporto a chi si è trovato in condizioni di difficoltà economica e non era raggiunto dai buoni pasto, previsti dai Comuni. A Perugia il Gas Zappe! ha attivato un modello di spesa sociale riempita con il cibo biologico dei produttori locali. Il progetto ha offerto cibo buono, sano e giusto a chi altrimenti non avrebbe potuto permetterselo, superano la logica dei buoni pasto spendibili nei circuiti dei grandi supermercati. E una spesa sospesa a chilometro zero è stata organizzata anche dal Distretto di economia solidale di Parma, insieme alle Brigate di solidarietà attiva, che ha consegnato casse di prodotti freschi e biologici alle famiglie in difficoltà individuate grazie all’aiuto delle associazioni presenti sul territorio.

I soggetti dell’economia solidale, e le organizzazioni del Commercio Equo tra cui Altromercato, hanno continuato a supportare i produttori nel Sud del mondo nel segno della resilienza e solidarietà. Come sottolineato nel rapporto “L’impatto del Covid-19 sui produttori di Altromercato”, l’organizzazione non ha smesso di aiutare i suoi partner sostenendo i progetti iniziati prima della pandemia e mantenendo gli ordini attivi.