Quali sono le ragioni che dovrebbero spingere un’azienda a intraprendere un percorso verso la sostenibilità. Certamente ridurre il proprio impatto ambientale sul Pianeta, ma anche mettere in atto processi mirati a garantire il benessere economico e sociale senza pregiudicare la competitività e, possibilmente, migliorandola.

La maggiore attenzione ai temi della sostenibilità -declinata nei suoi molti aspetti- da un numero sempre crescente di imprese sta portando i primi risultati, nonostante il contesto particolarmente complicato degli ultimi tre anni segnati dalla pandemia prima e dalla guerra dopo. La strada intrapresa è quella giusta, dunque. Ma c’è ancora molto da fare.

Questi temi saranno al centro dell’incontro “Imprese dell’altro mondo. Come fare profitto rispettando i diritti umani e l’ambiente” in programma lunedì 7 novembre alle ore 20.45 presso l’auditorium “Aldo Moro” di Saronno (VA) nell’ambito di “Terra Mater” il festival per il futuro del Pianeta.

“Agenda 2030 e sostenibilità di impresa” è il titolo dell’intervento di apertura della serata, di Giosuè De Salvo, portavoce della campagna “Impresa 2030 – Diamoci una regolata”. A seguire “Le innovazioni rappresentate dalle Società Benefit e dalle B-Corp” a cura di Raul Caruso, professore di Politica economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. A seguire le testimonianze di Luca Di Lorenzo, responsabile business unit “Terzo Settore e Consumo Responsabile” di Gruppo Assimoco; Camilla Buttà, sustainability manager di Vector Spa – Spedizioni Internazionali; Elena Peverada, responsabile comunicazione esterna di Caes; Alberto Andreola, direttore filiale Banca Popolare Etica di Varese.

L’evento è promosso in collaborazione con Confcommercio, Unione degli industriali della provincia di Varese, Arteser. Con la sponsorizzazione di Caes Italia – Consorzio assicurativo etico solidale.