20 Giugno 2025

Il Bilancio sociale di CAES 2024: "Processi di consapevolezza assicurativa"

È disponibile sul sito di CAES il Bilancio sociale 2024, dal titolo "Processi di consapevolezza assicurativa".

Questo prezioso documento, che CAES redige da 12 anni, dal 2022 ha assunto la forma di Bilancio del Bene comune grazie alla consulenza dell’Economia del bene comune (ECOnGOOD), una realtà allineata con la visione di CAES per la promozione di un modello socioeconomico alternativo orientato al benessere delle persone e del pianeta.

Più nello specifico il Bilancio del Bene comune è uno strumento rendicontativo e strategico, ma anche trasformativo, in grado di fornire un quadro completo dello stato dell’arte di un’impresa rispetto al suo contribuito al bene comune. Nella fase di redazione questa viene infatti guidata nel valutare la qualità della sua applicazione dei valori fondamentali dell’Economia del bene comune -la dignità umana, la solidarietà e la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale, la trasparenza e la co-determinazione democratica- nella relazione con tutti i gruppi di stakeholder: fornitori, soci e partner finanziari, collaboratori, clienti e utenti e contesto sociale.

Per quanto riguarda la forma, il Bilancio del Bene comune presenta, per ogni tema affrontato, una descrizione narrativa dello stato attuale dell’azienda, dove sono evidenziate le sue principali politiche e azioni, accompagnata da una serie di indicatori, dove possibile quantitativi, a supporto di quanto descritto in forma più discorsiva.

Il Bilancio sociale ha inoltre un’importante funzione di comunicazione. E proprio a questo tema è dedicato, in apertura del documento, l’editoriale “Identificarsi, nell’era del bombardamento informativo” a cura di Gianni Fortunati, presidente e direttore del Consorzio CAES, e con il contributo di Elena Peverada, assistente di direzione.

A partire dai risultati dell’ultimo report dell’Osservatorio di Pavia e Greenpeace, che analizza l’eco mediatica e politica in Italia in seguito alle dichiarazioni sulle politiche climatiche e sulla transizione verde dell’attuale amministrazione statunitense, l’editoriale riflette su un'urgenza:

“la necessità di una lettura chiara degli avvenimenti del nostro tempo che ci consenta di essere consapevoli del dove siamo e di cosa possiamo fare per dare un contributo al cambiamento che vogliamo”.

Il battage informativo a cui siamo quotidianamente sottoposti, invece, disorienta l’opinione pubblica e finisce per controllare il dibattito.

Il settore assicurativo per la sua natura abilitante -cioè che consente alle persone e alle aziende di agire- ha l’opportunità di svolgere un ruolo importante nel guidare il cambiamento ma è necessario che gli strumenti che offre siano realmente compresi per essere efficaci e tutelanti.

Partendo dalla constatazione del bisogno di sviluppare nuove forme di cultura assicurativa, CAES ha deciso dunque di portare avanti diversi interventi, tra cui una newsletter mensile. I risultati sorprendenti ottenuti fin ad ora con l'invio di quello che CAES intende come uno spazio dove condividere le notizie del proprio mondo, cioè quello assicurativo, sembrano dimostrare che nel mare di notizie da cui siamo sommersi è vivo e presente un interesse verso un’economia altra.

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