01 Luglio 2019

La “direzione sostenibile” di CAES e l’esito dell’assemblea

In occasione dell’assemblea dei soci di CAES è stato rinnovato il consiglio di amministrazione a 7 consiglieri. Confermati i consiglieri uscenti Gianni Fortunati, Massimo Caniggia, Giuseppe Lanzi, Pietro Negri, Pietro Raitano e Guido Gusella; eletto ulteriormente Paolo Gorini.

Gianni Fortunati è stato confermato presidente, così come Danilo Guberti è stato confermato revisore dei conti.

Durante l'assemblea è stato inoltre approvato il Bilancio Sociale 2018 di CAES, "L'assicurazione a impatto positivo" che da oggi trovate on-line.

A questo link una panoramica - dal Loss Ratio comparato per il Ramo Danni ai Contributi erogati negli anni dal Progetto ETICAR - e qui il documento integrale in formato PDF .

Eccone l’editoriale di Gianni Fortunati in apertura, dedicato ai “Primi passi verso una valutazione d’impatto”.

In questo bilancio sociale abbiamo voluto iniziare a valutare il nostro impatto sociale: siamo consapevoli che si tratta dell’avvio di un percorso, che nel lungo termine ha l’obiettivo non solo di individuare degli indicatori ma anche di utilizzarli per migliorarci. La “valutazione di impatto”, che sta emergendo in questi anni come prioritaria per le realtà economiche attente anche alle ricadute positive del proprio operato sui territori, può essere individuata con diverse modalità e su più livelli.

Se è vero che l’imprenditore sociale riveste un ruolo di agente del cambiamento nel settore in cui opera, quando adotta una mission in grado di generare valore sociale, potremmo dire di essere sulla buona strada. Tuttavia ci sembra giunto il tempo di dare una valutazione quantitativa di questi elementi. In questo documento, elaborando dati già in nostro possesso, abbiamo colto alcuni aspetti peculiari del nostro modo di essere azienda e fare assicurazione, a volte sottovalutati perché già insiti nelle finalità di CAES. Questa analisi ci ha dato modo di interrogarci sul come pianificare un processo di approfondimento di nuovi strumenti di impatto. Nel bilancio troverete dei paragrafi identificati dal simbolo in cui qualitativamente o quantitativamente abbiamo tentato di fare una valutazione d’impatto.
Una componente fondamentale dell’impatto è l’addizionalita: non parliamo più di esternalità (che per l’azienda non ha un costo) ma di un elemento che ha un suo “peso” economico. Abbiamo voluto indicare questa incidenza rapportandola al risultato ante-imposte generato: ne emerge un dato interessante sulle scelte fatte, su vari fronti, da CAES (vedi pagina 32).
Nel 2018 ci sono state importanti “contaminazioni”: ne sono un esempio i convegni cd. “di formazione extra professionale”, di cui trattiamo a pag. 19, che hanno aperto i nostri orizzonti a tematiche di sostenibilità molto attuali al giorno d’oggi. In alcuni di essi si è parlato anche dei cosiddetti Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), sottoscritti nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Essi rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame e al contrasto al cambiamento climatico, per fare alcuni esempi. Gli SDGs riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

All’interno di un programma d’azione per le persone e per il pianeta come è stata l’“Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, che ha dato vita agli SDGs e che si propone di raggiungerli entro il 2030, non poteva mancare, tra i protagonisti, la finanza -e quindi banche ed assicurazioni- che, come sappiamo, guidano le scelte politiche di ogni Stato. È quindi fondamentale che ogni soggetto, bancario o assicurativo, si ponga delle domande su quale possa essere il proprio ruolo rispetto a questa direzione di sostenibilità.
Sotto questo aspetto potremmo dire che CAES, ora e nel futuro, potrebbe identificarsi nel Goal nr. 17: “costituire partnership per rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”, ossia generare economie coesive ed inclusive, creando un movimento di consumatori assicurativi consapevoli e costituendo reti e collaborazioni stabili.

Buona lettura!

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