29 Luglio 2019

“Assicuriamo il nostro futuro”, la campagna di Italia che cambia

Per i consumatori critici, gli investimenti bancari e la gestione del risparmio rappresentano aspetti importanti di una “routine” quotidiana attenta e consapevole. La campagna “Banche armate”, ad esempio, già negli anni Novanta ha focalizzato l’attenzione dei risparmiatori critici sul rischio di finanziare, con i propri risparmi, aziende che commerciano armi.

Più raramente, però, si riflette sull’importanza di un’altra forma di investimento: l’assicurazione. Quando si tratta di stipulare una polizza auto o l’assicurazione sulla casa sembra che l’unico parametro importante sia il costo.

Eppure alcune grandi compagnie assicurative movimentano cifre superiori a quelle di diversi istituti di credito ma (a differenze di quanto avviene per le banche, su cui la vigilanza è alta già da diversi anni) sappiamo poco delle modalità con cui le compagnie assicurative investono i nostri soldi.

Grazie al lavoro di documentazione e denuncia di alcune Ong, sappiamo però che alcune tra le più grandi compagnie assicurative investono ancora oggi in attività non sostenibili. Le centrali a carbone in Polonia, ad esempio, sono state a lungo finanziate da un grosso gruppo italiano, mentre molti colossi internazionali investono nelle armi nucleari prodotte da multinazionali come la Lockheed Martin. Altri ancora speculano sui beni alimentari di prima necessità rendendoli inaccessibili a intere fette di popolazione nei paesi più poveri.

“Assicuriamo il nostro futuro” è la campagna promossa da “Italia che cambia” un’associazione di promozione sociale e testata giornalistica che racconta, mappa e mette in rete tutte quelle realtà che producono un cambiamento positivo dal basso nel nostro Paese. Obiettivo della campagna: far crescere la sensibilità dei consumatori nel momento in cui devono privilegiare una compagnia di assicurazioni invece di un’altra**.

Il primo passo da fare è informarsi su come la propria compagnia investe i soldi che riceve dai clienti. Negli ultimi anni, la crescente attenzione da parte delle persone sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale ha spinto alcune assicurazioni a inserire all’interno delle loro offerte dei prodotti più attenti a questi aspetti.

Nel caso in cui le risposte non siano soddisfacenti, però, l’alternativa è scegliere una assicurazione etica. CAES – Consorsio assicurativo etico e solidale è oggi l’unico intermediario assicurativo basato sui principi della finanza etica. Nata nel 1994, CAES si rivolge soprattutto ai soggetti del Terzo Settore, offrendo pacchetti specifici che rispondono ad esigenze che la maggior parte degli altri operatori non prende in considerazione. Tuttavia ci sono anche molte offerte destinate alle famiglie e ai singoli cittadini.

CAES non è una vera e propria compagnia assicurativa, ma un intermediario che si appoggia ad Assimoco, l’assicurazione di riferimento del mondo cooperativo italiano. Assimoco è una B-corp certificata, ovvero un’azienda che volontariamente rispetta i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza, andando oltre l’obiettivo del profitto.

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